intuitionandfeeling

Saturday, November 04, 2006












-Antoine Wiertz "decapitated head", 1855
-Photo by me: museum of torture,
Siena, Italy, october 2006
-Antoine Wiertz: "Last thoughts and visions of a decapitated head", 1853

>I sometimes asked myself, what passes throught one's mind in front of death?<

[…] L’ignoranza e l’orrore che gli ispirava quel nuovo che lui sarebbe diventato tra qualche istante erano terribili, ma lui diceva che nulla gli era stato più tormentoso in quegli istanti che il pensare continuamente a una stessa cosa “oh se non si potesse morire! Se mi restituissero la vita, che infinità si aprirebbe davanti a me! E tutto, tutto sarebbe mio! Se solo ciò fosse possibile, di ogni minuto io farei un secolo intero, non perderei un solo istante, calcolerei accuratamente ogni minuto di vita e non ne sprecherei nemmeno un attimo!”. Diceva che quel pensiero lo aveva talmente riempito di rabbia che alla fine desiderava soltanto che lo fucilassero al più presto. […]

[…] E’ strano, ma solo di rado capita che in quegli istanti il condannato perda i sensi! Al contrario, il cervello deve essere estremamente vivo e attivo e deve lavorare con tutta l’intensità e la forza di una macchina in moto; mi immagino chissà quanti e quali pensieri gli saranno venuti in mente, tutti probabilmente incompiuti, fuori posto e forse anche ridicoli, come: “ quello lì che mi gurda ha una verruca sulla fronte; la giubba del boia ha uno dei bottoni in basso arrugginito”, e nel frattempo ti rendi conto e ti ricordi di tutto, e soprattutto c’è un punto che non si deve assolutamente dimenticare, e non si può svenire, e tutto, tutto gira e rotea intorno a quel punto. E pensare che tutto si svolge esattamente così fino all’ultimo quarto di secondo, quando il capo ormai giace sull’asse, e aspetta, e….sa, e a un tratto sente lo stridere del ferro che scivola sopra di lui! E quel fruscìo lo sente immancabilmente! Anch’io, se mi trovassi là disteso lo vorrei indubbiamente sentire! Lo senti forse solo per un decimo di secondo, ma senza dubbio lo senti! E pensate che si discute ancora sul fatto che, forse, quando la testa viene staccata dal busto, forse ancora per un secondo è cosciente e sa di essere stata troncata….che idea spaventosa! E se ne avesse coscienza ancora per cinque secondi…![…]”

From "Idiot" by Fiodor Michaijlovic Dostoevskij

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